Per contattare Giacomo: Come fare a essere legare la vita. esistere. Non aspetterò che di trasformarmi, io rinascerò di nuovo (Giacomo 1995) SOLITUDINE Vorrei la linea del sole seguire, del sole che a dormire nell’imperscrutabile letto del mare si nasconde e all’onde carezzevoli e bizzarre si accompagna. Vorrei la luna tenere a guinzaglio, passeggiare nel blu, amica la stella che accarezza la cima della vetta e nelle notti di agosto si immerge ai piedi dello scoglio. Vorrei avere un posto in questo mondo, eludere l’eterno girotondo che mi porta a me e a me solo ricorda che in terra, in terra sconosciuta, io gioco la mia guerra e non c’è lettoche accolga membra nel quotidiano vivere disfatte e non c’è complice con la quale spartire un bottino di cui non so godere. Tra i pensieri io non ho compagna, solitario divergo, attardo ... solitario ritorno, solitario cammino e attendo il giorno, il giorno da un buio senza stelle, il giorno finalmente, il giorno di una vita vissuta senza pelle.                        Giacomo 5 novembre 2001               Tratto da: Giacomo De Nuccio Ali di Parole - poesie 1995 - 2002 - pag. 57 Oèdipus - Salerno - 2002 Tutti i diritti riservati all’autore                   SOLITUDINE  3° Premio Letterario Nazionale              “Giuseppe Molino”          MENZIONE D’ONORE          Messina Dicembre 2001 vogliamo.it - Casella Postale 111 - 21013 Gallarate